Il Museo Archeologico e Storico Artistico Antiquarium Arborense è costituito dalla ricomposizione dell’intera collezione archeologica dell’Avvocato Pischedda, acquistata dal Comune di Oristano nel 1938, e dal suo inquadramento nel clima culturale dell’Archeologia mediterranea, vicino orientale, anatolica, africana dell’800 e nel clima culturale dell’archeologia antiquaria della Sardegna.
Nella Sala Retabili sono esposte tavole pittoriche del Quattrocento e Cinquecento, tra cui il retablo di San Martino (XV secolo), il retablo del Santo Cristo (1533) di Pietro Cavaro, e il retablo della Madonna dei Consiglieri (1565) di Antioco Mainas. Al primo piano si trovano due plastici: il plastico ricostruttivo della città di Oristano nel XIV secolo (periodo giudicale), e il plastico della città di Tharros nel IV secolo d.C. (la cui visione risulta importante prima di visitare il vicino sito archeologico).
L’Antiquarium Arborense, inoltre, è uno dei pochi musei in Sardegna a disporre di una sezione espositiva dedicata ai non vedenti e agli ipovedenti, dove è possibile comprendere i dettagli di alcuni fra i più bei manufatti esposti al Museo o facenti parte del patrimonio culturale cittadino, toccandoli con mano con l’ausilio delle guide museali, preparate professionalmente per accompagnare i non vedenti. Ma non solo. In diverse occasioni sono i non vedenti a diventare guide museali: essi conducono i visitatori facendo toccare loro i reperti, proponendo un nuovo approccio alla tattilità.
Il museo dispone anche di una sala dedicata alle esposizioni temporanee e di apparati multimediali con immagini 3D e applicazioni di realtà aumentata. Su prenotazione, sono disponibili le visite guidate al centro storico di Oristano (anche in lingua inglese e francese).