La distesa del Monte Arci tocca diversi comuni dell’oristanese (Ales, Marrubiu, Mogoro, Palmas Arborea, Pau, Santa Giusta, Villaurbana). E’ coperto da colate di lava basaltica, che svelano la sua origine ed una storia millenaria.
Il Monte Arci è stato importantissimo nella storia della Sardegna e specificamente nella sua storia mineraria preistorica per via dell'ossidiana, molto abbondante nelle sue falde. L'ossidiana risultava idonea per fabbricare armi e utensili. Questo vetro vulcanico ha contribuito a far nascere e crescere i primi commerci oltremarini della Sardegna, che hanno portato contatti con popoli lontani.
La maggior parte dell’area del monte è ricoperta da lecci con sprazzi di sughere, roverelle e macchia mediterranea. I boschi sono popolati da cinghiali, donnole, martore, volpi e vi sono stati reintrodotti cervi e daini. Sono sorvolati da colombacci, fringuelli, ghiandaie e upupe. Mentre, tra i rapaci, fanno il loro nido astore, sparviero, falco grillaio e pellegrino.
E’ possibile effettuare dei pic-nic nelle zone apposite, infatti si trovano lungo i vari sentieri dei tavolini e panche interamente realizzate in pietra. Per i più atletici, il monte offre tantissimi itinerari di diversi km. Nelle vette più alte con le belle giornate, è possibile vedere (dall’ingresso dalla parte di Tiria) in lontananza, tutto il golfo dell’oristanese e la penisola del Sinis.
Il monte viene frequentato anche dagli amanti del mountain-bike, attirati dalle bellissime salite e discese che questo territorio offre.