A Santu Lussurgiu si tiene un carnevale equestre caratterizzato da una corsa a pariglia di cavalli, tra le più spericolate dell’isola, detta “Sa Carrela ‘e Nanti” (la strada di fronte). Sa Carrela ‘e Nanti è la sintesi del carnevale di Santu Lussurgiu che ha come protagonisti i cavalieri, i cavalli e il pubblico.
Anche la folla è parte integrante dell’evento creando un particolare effetto: la folta massa si apre un attimo prima dell’arrivo dei cavalli in corsa per richiudersi subito dopo il loro passaggio. Sa Carrela ‘e Nanti (l’attuale Via Roma) è una strada sterrata lunga circa 350 metri in discesa. I cavalieri, rigorosamente lussurgesi, devono indossare, secondo la tradizione, una maschera o avere il volto dipinto.
La manifestazione si svolge in tre giornate, la domenica di carnevale, i cavalieri si presentano a s’iscappadorzu, il punto in cui ha inizio la corsa, e a “pareza” (pariglia) i cavalieri si lanciano a tutta velocità con l’obiettivo di scendere tutta la corsa “uniti”, con il braccio di uno sul braccio dell’altro, quasi a simboleggiare l’unità, la concordia, l’amicizia e la solidarietà.
Anticamente si scendeva anche a pariglie di tre e talvolta di quattro cavalieri. Il lunedì, chiamato “Su Lunisi de sa pudda” (il lunedì della gallina), il cavaliere lanciato al galoppo deve buttare a terra con un bastone, un fantoccio che ha le sembianze di una gallina, che sostituisce dagli anni ’70 la gallina vera. Il martedì termina lo spettacolo con la premiazione dei cavalieri che hanno buttato giù più galline, delle tre migliori pariglie e di tutti gli altri partecipanti.